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sabato 29 agosto 2009

L'appello proposto da Articolo21.
Firmate numerosi!

"Caro Silvio Berlusconi.
Noi sottoscritti, cittadini italiani, pretendiamo che lei, Presidente del Consiglio dei Ministri, risponda alle domande che Repubblica le sta ponendo da mesi.
Riteniamo che per il ruolo che lei ricopra abbia il dovere di fornirci chiarimenti e non di denunciare chi da lei vuole avere delle semplici risposte.
Noi cittadini, infine, a seguito della sua denuncia, lanciamo questo appello. Che tutte le radio, che tutti i siti, che tutti i blog, che tutti i giornali anche quelli più distanti e che odiano lo stile giornalistico di Repubblica decidano assieme di ripubblicare le 10 domande perché quello che accade oggi a Repubblica potrà capitare a chiunque.
E allora, caro Presidente del Consiglio, adesso denunciaci tutti!!"


venerdì 21 agosto 2009

Mi autodenuncio anche io!

Riporto, e sottoscrivo, la dichiarazione di Marco Perduca (Segretario della Lega Internazionale Antiproibizionista, eletto Senatore nelle liste del Pd):

"Mi autodenuncio al sottosegretario Giovanardi, col quale abbiamo avuto un dibattito alla Radio la settimana scorsa proprio sulle dichiarazioni di Beppe Grillo sulla depenalizzazione della cannabis, e da stasera sul mio blog perdukistan.blogspot.com pubblicherò il post di Grillo "L'erba di casa mia" che il dipartimento anti-droga del Governo considera “una sorta di 'inno alla cannabis' che sfiora senz'altro gli estremi previsti degli articoli 82, 83 e 84 della legge sulle droghe (Testo Unico 309/90) di istigazione e proselitismo e induzione all'uso di droghe”.
Da oltre 30 anni i Radicali ritengono che la tossicomania sia una malattia da curare e che contro la criminalita' comune e mafiosa occorra legalizzare, e quindi regolamentare, produzione, consumo e commercio delle sostanze proibite. La meta' dei reclusi d'Italia che ho potuto incontrare in questi giorni, e' privata della liberta' in virtu' di violazione della legge Fini-Giovanardi - una serie di misure che combinate con la ex Cirielli son letteralmente criminogene.
Invito quindi il Dipartimento a predisporre una segnalazione alla Procura affinche' valuti se i contenuti del mio blog possano connotare gli estremi di reato riscontrati negli articoli summenzionati.

segue testo pubblicato sul Blog di Grillo:

Buon 168! Vi parlerò della droga! La droga! I drograti! Se usi la droga sei un drogato!
Due dati: secondo il ministero della Giustizia, fino alla fine del 2008 in galera c'erano 58.127 detenuti. Adesso ce ne sono 63.771. Sono aumentati di circa 5500 unità, l'unica cosa che aumenta in Italia sono i detenuti.
L'indulto ceppalonico ne aveva liberati ventimila, che sono rientrati quasi tutti. Ma l'indulto, lo sapete meglio di me, è servito non per togliere dalle carceri dei delinquenti ma per tenere quelli veri fuori. Il discorso è malposto, molto malposto: qui parlano di costruire nuove carceri, ma se Zanna-Bianca-Maroni dice che la criminalità sta diminuendo... che senso ha fare delle carceri nuove, se ci saranno meno criminali fra un po'? Il senso qual è? Vogliono fare anche quelle private, le carceri private! Tronchetti si fa il suo carcere, Ligresti si fa il suo carcere, Colaninno si fa il suo carcere, invece di affidare questa gente ai servizi sociali. La piccola criminalità, anche quella finanziaria, va punita coi servizi sociali.
A me non interessa che lo psiconano vada in galera, cosa mi interessa? Lo psiconano deve essere affidato ai servizi sociali, deve spazzare le strade e deve vivere in un bilocale. Quando passi in macchina che vedi Berlusconi che pulisce... che meraviglia, questa è la vera democrazia!

Per fare tutto questo bisogna mettere mano alla legge Fini-Giovanardi, una legge indegna, indecorosa, come chi l'ha concepita. E' una cosa indegna equiparare la marijuana, la cannabis, la canapa cioè una piantina a una droga pesante, bisogna essere bacati di testa.
La legge riempie le carceri ma anche i cimiteri: io ho scritto di quelle persone morte in carcere dopo essere state arrestate per una piantina, parlo del falegname di Perugia Aldo Bianzino e l'operaio Stefano Frapporti di Rovereto.
La canapa è una pianta, come si fa a incriminare una pianta?
Anche il Sassofrasso allora. Contiene il principio attivo dell'ecstasy... è un albero, magari Giovanardi ne ha uno nel suo parco. Avrà un Sassofrasso, allora diamo sei anni, dieci anni di galera a uno che detiene un Sassofrasso che contiene il principio attivo dell'ecstasy?
Siamo veramente fuori!!!
Cosa bisogna fare? La Corte di Cassazione il 10 gennaio 2008 ha sancito che la coltivazione sul balcone di casa anche di una sola piantina è da considerarsi un reato perseguibile. Ma perseguibile quanto? Quanto si può perseguire uno che si tiene una piantina sul balcone? Si può perseguire DA 6 A 20 ANNI DI CARCERE!!!, dice la legge, con una multa che va da 26.000 a 260.000 euro nonché la sospensione del passaporto, patente di guida, porto d'armi, dovrà anche seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo a casa di Giovanardi. Ora lo capite: uno preferisce la pena di morte.
Nel frattempo, mentre fanno queste leggi – anni di galera a uno che ha una piantina – a Gioia Tauro scaricano centinaia di tonnellate di coca che impestano tutta l'Italia. Mentre danno da sei a dieci anni di carcere a uno con una piantina a Milano 150.000 habitué consumano cocaina tutti i giorni!!
Questa è una legge ingiusta, antieuropea, ipocrita, mortale, antisindacale, anti-intelligenza, discrezionale. Va riscritta, la detenzione di cannabis va depenalizzata: chi fuma uno spinello pagherà una multa, non puoi metterlo in galera come un delinquente abituale. Va fatto un indulto per toglierli tutti dal carcere e fare una legge speciale per mettere dentro i consumatori abituali di cocaina che sono in Parlamento, che conosciamo tutti!"

Infine riporto anche la dichiarazione di Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e di Giulio Manfredi (vice-presidente di Radicali Italiani) apparsa ieri sul sito dell'ADUC (Associazione degli Utenti e Consumatori):

"In tutte le attività, per essere credibili, occorre avere basi solide.
Il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha accusato Beppe Grillo di fare sul suo blog istigazione, proselitismo e induzione all’uso di cannabis ed ha segnalato il fatto alla Procura per gli opportuni accertamenti.
Noi siamo andati a vedere il sito non di Grillo ma del Dipartimento Antidroga, da cui apprendiamo che il Dipartimento è stato istituito con Decreto di Berlusconi del 20 giugno 2008, 14 mesi or sono. Siamo andati nel link dedicato a “Ser.T e comunità”; ebbene, il Dipartimento, alla data di oggi, non è nemmeno in grado di fornire ai cittadini italiani (che pure sborsano fior di quattrini per foraggiare il Dipartimento) l’elenco e gli indirizzi delle comunità terapeutiche esistenti in Italia. Eppure, il sottosegretario Carlo Giovanardi, da cui dipende il Dipartimento, non perde un’occasione per sottolineare l’importanza di tali comunità!
E ancora: fino a un mese fa, nel settore “Ser.T” (Servizi pubblici per le Tossicodipendenze), vi era una pagina di spiegazione delle attività dei Ser.T che elencava sia gli aspetti positivi che negativi dei servizi; crediamo che fosse uno dei pochi casi al mondo in cui un’istituzione pubblica quale è il Dipartimento elencasse le magagne di un’altra istituzione pubblica, quali sono i Ser.T.
Dopo nostra segnalazione, ripresa dall’ADUC (Associazione degli Utenti e Consumatori), il Dipartimento ha cambiato la pagina web, togliendo le negatività (a testimonianza di quanto diciamo e della sciatteria con la quale è gestito il sito, è rimasto il titolo “I Ser.T. Cosa sono, come operano, gli aspetti positivi e negativi dei Servizi Pubblici per le Tossicodipendenze”).
Il Dipartimento approfitti delle ferie estive per darsi una veste online credibile; altrimenti, non è credibile neppure nella sua accanita difesa del regime proibizionista, compresa la segnalazione alla Procura delle dichiarazioni di Grillo, che sono, piacciano o non piacciano, libere manifestazioni del pensiero tutelate dall’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana."

Ultimi Aggiornamenti: sono appena tornata sul sito del Dipartimento e.... ualà! tutti gli errori segnalati ieri dall'ADUC son stati corretti! Incredibile, vero??? :-)))
Ora si può finalmente scaricare un file con l'elenco delle comunità terapeutiche e persino il titolo sui SerT è stato finalmente corretto!!!
Provare per credere:

http://www.politicheantidroga.it/organismi/sert-e-comunita-.aspx

giovedì 20 agosto 2009

Alcuni fatti che riguardano "Il Fatto"

E' di qualche giorno fa la notizia che il nuovo giornale che sta per nascere in Italia, "Il Fatto Quotidiano", quello che da mesi viene pubblicizzato (anche troppo!) come se fosse la tanto attesa rivoluzione dell'informazione in Italia (cosa di cui molti sentono un gran bisogno... tant'è che gli abbonamenti fioccano!), ha assunto un altro giornalista, Luca Telese.

Questo "fatto" (scusate il gioco di parole, che inevitabilmente si ripeterà più volte nel mio post) mi spinge a scrivere, ad esprimere alcune mie perplessità su questo giornale, che fino ad oggi avevo deciso di non pubblicare... visto che cmq, per com'è messa male l'informazione in Italia, non mi sembrava giusto parlar male di un giornale che affronterà in modo onesto almeno i temi della nostra politica interna.

Tuttavia le mie perplessità risalgono al giorno stesso dell'annuncio, da parte di Marco Travaglio, della nascita di questo giornale.

Infatti la prima perplessità è stata: mentre so benissimo (conoscendo Travaglio, Gomez, e gli altri giornalisti che stanno creando "Il Fatto") con quale obiettività, onestà, e rispetto per la verità saranno affrontati molti temi importanti (e che mi stanno a cuore) come mafia, rispetto della Costituzione, ecologia, leggi ad personam, conflitto d'interessi, ecc. ecc. ecc. (potrei continuare per ore), non so davvero cosa aspettarmi da questo giornale su temi che mi stanno altrettanto a cuore, come la questione mediorientale ed, in particolare, il "conflitto" israelo-palestinese (che poi, per inciso, conflitto è davvero un eufemismo... come se si fosse mai parlato di un conflitto nazista-ebreo o turco-kurdo... no, di solito questi si chiamano genocidi, mica conflitti!).
Questa perplessità derivava ovviamente dall'aver letto... e sentito... e visto... e più e più volte... troppe volte.... Marco Travaglio dichiararsi apertamente filoisraeliano! Lo ha fatto, senza manco vergognarsene, persino nel periodo degli attacchi di Israele su Gaza, quest'inverno... quando molti altri filoisraeliani avevano almeno il buon gusto di tacere, di fronte ad uno scempio di quella portata!
E la perplessità consisteva nel dubitare che un giornalista capace di negare così spudoratamente la verità... non fosse poi degno di tanta fiducia.
Anche se per il 90% del tempo dice cose che condivido!

Vabbè.... prima di trinciare giudizi, come son spesso accusata di fare (anche se poi, il più delle volte, a ragione! :-D), decido di informarmi. E, poiché la notizia della nascita del Fatto l'avevo appresa su facebook, decido di formulare una semplice domanda nella pagina dedicata al giornalista Marco Travaglio.
Era l'11 giugno scorso e la domanda, che riporto fedelmente, era questa: "In che termini si parlerà, in questo giornale, della questione medio-orientale? Francamente la posizione filoisraeliana che Travaglio ha manifestato ad Anno Zero rende molto "sospetta" la profondità della sua libertà di pensiero... e non sono disposta a pagare un centesimo per avere un'informazione libera solo in politica interna!"
Ovviamente, da Travaglio mi aspettavo una risposta, non foss'altro che per dimostrare di essere diverso dal nano mafioso che ci governa!!!
E invece... non solo non la ricevo, ma appena qualche ora dopo la mia domanda era *scomparsa* dall'elenco dei commenti su facebook!!!
Sapendo bene che i commenti possono essere cancellati *solo* da chi ha pubblicato il commento (ed io non l'avevo fatto!) o la notizia, penso ad un errore... e così ripubblico la domanda (questa volta premunendomi di farne uno screenshot, ovvero una specie di fotografia, che vi mostro).Ricevo una risposta pubblica, ovviamente non da Travaglio (del resto non era difficile immaginare che la pagina di facebook non fosse curata da lui in prima persona) ma da chi scrive per suo conto, nella quale afferma che nessun commento è stato cancellato e che si sarà trattato di un errore.
Bene, era quello che speravo! - rispondo - ma vorrei sempre la risposta al mio quesito originale!Dopo aver risposto, naturalmente, sono andata anche a controllare che l'errore in questione non fosse stato effettivamente il mio, come suggerito dall'alter-ego di Travaglio. Ma no, non avevo sbagliato nulla... io!
Cmq poco importava, credevo, se era stato lui a cancellarmi il primo c
ommento.... tanto ormai il secondo era lì da ore e, dopo aver risposto, non poteva più cancellarlo. Men che meno, credevo, poteva cancellarlo dopo che tanta gente l'aveva letto e dopo che avevo anche scambiato botta e risposta con altri lettori di quella pagina, come questo:Però, per tutto il giorno, ancora nessuna risposta da Marco Travaglio, o chi per lui, sul famoso quesito iniziale....
I
l giorno dopo decido di aspettare ancora, ma ad un certo punto.... ops, scompare *tutta* la discussione e *tutti* i commenti alla notizia. Il link che avevo conservato per andare a controllate, ogni tanto, le risposte.... non era più valido!!!
Non mi restava che chiedere aiuto sulla bacheca di Marco Travaglio:


Inutile, anche in questo caso non ho mai ricevuto alcuna risposta!

Beh, a questo punto le perplessità erano raddoppiate!

Oltre al dubbio, irrisolto, sulla linea editoriale in materia di politica estera, ora c'era anche quello sulla scarsa onestà intellettuale attribuibile ad uno che cancella le domande che, evidentemente, ritiene scomode!
Non solo non risponde, come fa il nano p2ista, ma le *cancella*!!!
E non risponde a tutte le altre domande che seguono la prima!

Coltivo queste perplessità da due mesi, ma oggi se n'è aggiunta una terza. Che, oltre ad essere un fatto innegabile, come gli altri due, ha un nome e un cognome: Luca Telese. E quando c'è un nome c'è una storia, un fatto, che non si può cancellare!
Luca Telese è il nuovo giornalista appena giunto nella redazione de "Il Fatto" proveniente nientepocodimenoche da.... "Il Giornale"!!!! La monnezza più monnezza dell'informazione italiana, quasi peggio di "Libero"!!!
Non pensavo mai che Travaglio lo ritenesse un buon vivaio da cui estrarre nuove leve per il suo giornale (altro gioco di parole?)!
Infatti a "Il Giornale" Telese lavorava da ben 10 anni, avendo ancora il coraggio di definirsi di sinistra!
Insomma, una specie di Enrico Mentana della carta stampata!!
Come se questo non bastasse, sul suo sito personale appare un riquadro che dire inquietante è poco, visto che riporta ad un altro sito gestito dallo stesso Telese. Ne riporto lo screenshot per chi non abbia, giustamente, voglia di cliccarci sopra (oppure nel caso sparisca come la mia domanda a travaglio...):

"Le ultime da CuoriNeri.it" ????
Oh, ma che scherziamo?
E secondo loro io dovrei acquistare "Il Fatto", sapendo di pagare lo stipendio ad un giornalista del genere???
O magari dovrei fidarmi di ciò che scrive nei suoi articoli, dopo 10 anni di assoluta fedeltà al nano pedofilo??

Non so voi, ma io sono sempre più perplessa...

domenica 9 agosto 2009

La fissa per Gaber e... la legge

Forse sono io, che in questo periodo ho la fissa per Gaber...
Però pure lui, eh... scriveva certe cose... oltre 10 anni fa!!
E così, ogni volta che rifletto su qualcosa di odierno, mi ritrovo a pensare alle sue parole e a pensare che certe cose non potrei dirle meglio!


LA LEGGE
di Gaber - Luporini
1998 © P. A.


[parlato:] La legge italiana è assai educativa
è dolce e paterna, è un po' permissiva
ma quando abbandona le buone maniere
a volte fa piangere e a volte…. godere.

[parlato:] Le legge italiana che è ricca e abbondante
è molto distratta e assai tollerante
ma quando si sveglia colpisce a piacere
si dà un gran da fare e diventa…. potere.

La legge in un paese antico
in cui allo Stato ci si crede poco
dove esplodono i valori nazionali
soltanto in occasione dei mondiali
dove si avverte la coscienza vaga
del "vivi", del "godi", del "chissenefrega"
*che è l'invenzione degli italiani
ma sempre nel rispetto del valori cristiani.* (1)

Ne ha parlato anche Scalfaro. (2)

La legge in un paese amato
dà per scontato il furto al supermercato
e cerca anche di non disturbare
l'onesto lavoro del contrabbandiere
e non metter le cinture è un grave errore
soltanto se il vigile ha voglia di scherzare.

La legge c'è, la legge non c'è.
La legge c'è, la legge non c'è.

La legge in un paese da capire
con tante coste e con tanto mare
dove arrivano persino coi pattini
milioni e milioni di clandestini
dove i nostri operai sono poco pagati
grazie al buon lavoro dei sindacati
dove il geniale impegno del governo
è sviluppare il non-lavoro nel Mezzogiorno.

Ne ha parlato anche Scalfaro. (3)

La legge in un paese un po' in ribasso
dove le tasse sono un paradosso
dove chi paga tutto proprio tutto
è visto con stupore e con sospetto
dove è implicita l'antica usanza
di fare un buon accordo con la finanza.

La legge c'è, la legge non c'è.
La legge c'è, la legge non c'è.

La legge in un paese poco serio
dove non manca niente tranne il necessario
e l'idea del vero non ci sfiora affatto
e sui giornali si può scrivere di tutto
*dove si cerca da sempre il mandante vero
delle stragi di Stato e del delitto Moro.* (4)

Ne ha parlato anche Scalfaro. (5)

La legge in un paese birichino
*in cui ultimamente si vota di meno* (6)
dove ci sono i giochi del gran capitale
che è una specie di mafia però è più legale
che noi senza perdere neanche una guerra
potremmo un giorno trovarci col culo per terra.

La legge c'è, la legge non c'è.
La legge c'è, la legge non c'è.

*La legge in un paese solidale* (7)
dove s'è ingorgato lo stato sociale
dove i diritti del pensionato e del malato
non li sa né il funzionario né l'impiegato
figuriamoci l'interessato
dove le carceri son così accoglienti
che non c'è più posto per altri delinquenti
*dove si indaga con coraggio anche in caserma
purché sia salvo l'onore dell'Arma.* (8)

Ne ha parlato anche Scalfaro. (9)

La legge in un paese alla deriva
fa sì che la giustizia sia un po' riflessiva
e se vuoi far valere le tue ragioni
dovrai aspettare due o tre generazioni
e nei tribunali in archivi segreti
c'è la storia d’Italia di tutti i partiti
e siccome nessuno è senza peccato
si può ricattare tutto lo Stato.

Di questo Scalfaro non han parlato. (10)

Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.


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Strofe modificate nella stagione 1999-2000:

(1) che è l'unico orgoglio del vero italiano
ma porta ogni volta a votare di meno.
(2) Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
(3) Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
(4) dove in occasione di drammi mondiali
noi, modestia a parte, siamo i più solidali.
(5) Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
(6) in cui ultimamente si ride di meno
(7) La legge in un paese irrazionale
(8) dove senza isteria e con grande fermezza
ci si pone il problema della sicurezza.
(9) Ne han parlato alla Camera
e anche al Senato.
(10) Di questo alla Camera non han parlato
e neanche al Senato.

sabato 8 agosto 2009

Quanti sanno della morte di Stefano Frapporti?

Continuo a non amare Beppe Grillo, ma intanto devo ammettere che continua ad essere l'unico che dà spazio a notizie totalmente ignorate dai media.

Son giorni, ad esempio, che cercavo notizie sull'ennesimo suicidio sospetto nelle carceri italiane... ed ovviamente l'unica intervista alla sorella di Stefano Frapporti si trova proprio suo suo blog e sul suo canale di YouTube!

La vicenda è strana assai e i dubbi mi si moltiplicano in testa ogni volta che leggo nuovi dettagli. Come quando venne fuori la storia di Aldo Bianzino (a cui l'accomuna la "scusa" della marijuana) o quella, più recente, di Niki Aprile Gatti (a cui, invece, l'accomuna un suicidio che sembra davvero troppo precoce, inscenato ad arte per nascondere qualcosa)...
Le morti in carcere, nella storia, son sempre state sospette. Non lo scopro certo oggi...
Del resto in carcere non ci dovrebbero essere mezzi e modi per togliere la vita, a se stessi o ad altri!

Ma dubbi molto simili balenano tra i miei neuroni anche se penso ad altri fatti che vedono sempre le forze dell'ordine come protagoniste negative: dal G8 di Genova alla morte di Federico Aldrovandi, dai pestaggi di gente inerme alle manifestazioni contro qualcosa (rifiuti nel napoletano, basi nato nel vicentino, ecc.) all'uccisione di Gabriele Sandri.

Ogni volta i dubbi riguardano una semplice domanda:
ma le forze dell'ordine, in Italia, sono pagate per difendere i cittadini o per coprire le malefatte di colleghi e politici?